Una storia del Novecento

Una storia del Novecento

 La guerra è finita, ma non per Brigida, perennemente in lotta con la miseria e la durezza dell’esistenza. A 16 anni ha avuto una figlia da un uomo più vecchio e lontanissimo da lei per estrazione sociale, che l’ha poi abbandonata al suo destino. Da allora la sua vita si è trasformata in un continuo conflitto...

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Maria Luisa Busti

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  La guerra è finita, ma non per Brigida, perennemente in lotta con la miseria e la durezza dell’esistenza. A 16 anni ha avuto una figlia da un uomo più vecchio e lontanissimo da lei per estrazione sociale, che l’ha poi abbandonata al suo destino. Da allora la sua vita si è trasformata in un continuo conflitto. La prima guerra mondiale è finita, ma il mondo non è ancora in pace: le forti tensioni sociali, la delusione e la rabbia dei reduci lo stanno trasformando in una polveriera pronta ad esplodere di nuovo. Operai e contadini protestano, mettendo in discussione i principi stessi di autorità e di proprietà, nessuno sa più stare al proprio posto, nemmeno le donne. Soprattutto le donne: un tempo remissive e pazienti ora reclamano a gran voce il diritto di decidere e di contare. L’eco delle loro richieste, insieme alle voci più potenti dei lavoratori, si diffonde ovunque e raggiunge, incendiandoli, anche i paesi più sonnolenti, in cui nulla era mai cambiato per secoli. “Una storia del Novecento” racconta le lotte, la forza dei sentimenti, il dolore ma anche la speranza di uomini e donne che si sono trovati a vivere in quel tempo turbinoso. Cento anni dopo, questo libro parla del loro cammino sofferto e faticoso: per gratitudine, per affetto, per non dimenticare, perché la memoria è vita che vince sul tempo.

 

  • Pagine 396
  • Larghezza 14,4
  • Altezza 21